Una nota rivista statunitense la cui area di competenza è l’economia attacca un titolo prossimo in uscita per Nintendo Switch; Forbes ritiene che Leggende Pokèmon Arceus abbia una grafica inaccettabile. La causa del malcontento mediatico da parte della rivista è particolarmente un video di anteprima. Quest’ultimo è pubblicato dal canale ufficiale di The Pokèmon Company.
Secondo quanto si può leggere nell’articolo ufficiale redatto da Paul Tassi, Forbes pone in essere le “incapacità di sviluppo grafico” di Game Freak. In particolare, Paul si focalizza sulla qualità delle ambientazioni e dei modelli poligonali, non all’altezza a titoli per Nintendo Switch ad esempio come The Legend of Zelda: Breath of The Wild.
Particolarmente viene contestato il fatto che le animazioni non siano cambiate sin dai primi video di annuncio. D’altro canto ritiene ben riusciti aspetti come il sistema di battaglia e la personalizzazione del giocatore.
Forbes ritiene che Leggende Pokèmon Arceus sia penoso graficamente: le nostre opinioni.
Riteniamo che oramai, in titoli videoludici come quelli di The Pokèmon Company, l’aspetto grafico conti fino a un certo punto. Infatti, facendo ragionamenti meramente economici, quest’ultimo è un franchise che da anni rende, sempre, nonostante molte volte vi siano presenti mancanze nei titoli.
Sarebbe ben più interessante porre l’occhio su un aspetto che proprio non ci va giù; Stiamo parlando della vera e propria mancanza di un open world che sia degno di definirsi tale. Questo aspetto, a parere nostro, poteva essere un punto di forza per come il titolo è concepito. Inoltre, il team di sviluppo penserà sicuramente “cosa ci fa fare di spingere con la qualità, se i titoli Pokèmon vendono da dio, sempre?”. La soluzione sarebbe semplice ma drastica: un calo degli acquisti da parte degli utenti, con conseguente manifestazione del problema. Tuttavia, sappiamo benissimo che non accadrà mai.
Forbes, nella sua disquisizione, pone alla luce anche le specifiche tecniche della console Nintendo Switch. Essa dice, infatti, che la console Nintendo Switch non è per nulla cambiata se non di poco negli ultimi cinque anni. Questo è vero, ma è altrettanto importante notare il settore principale verso cui Nintendo si riempie le tasche. Quest’ultimo, di buona parte composto da bambini o ragazzini, se ne frega un tot delle prestazioni tecniche, gli importa solo di giocare. D’altro canto però valorizza successivamente la console, come dicevamo sopra, con titoli ben riusciti come BOTW.
Ciao Allenatorofobia e logica di battaglia?
Ci sembra anche carino il fatto di discostarsi dalla allenatorofobia e dallo stocking di pokèmon. Ricorderete tutti, infatti, che nei titoli pokèmon una grossa rottura di scatole, passateci il termine, è l’incrociare gli allenatori e sfidarli, perchè spesso ridondante. In questo caso, il titolo fa venire meno a questo aspetto tedioso, incitando ad incrociare altri allenatori. Inoltre, potrebbe valorizzare ancor più il rispetto dei mostriciattoli, in base alla loro natura, togliendo la logica “lo catturo per il PokèDex, lo butto nel box, me ne dimentico”. Inoltre, pone attenzione il benessere delle terre incontaminate, ma anche sulla possibile ostilità degli animaletti. Sostanzialmente, quindi, la possibilità sì di catturare i pokèmon, ma ancor prima di studiarli, facendo venir meno la logica della lotta. Confidiamo quindi in qualcosa di complesso ma godibile allo stesso tempo.
Vi è sostanzialmente innegabile il calo di qualità grafico del gioco, ma si deve considerare il punto di arrivo sia del franchise che del titolo prossimo in uscita il 28 Gennaio 2022. Come dicevamo, sarebbe ben più importante considerare le meccaniche di esplorazione e di gioco del titolo. Lasciamo l’articolo aperto per permettere di stilare una discussione a voce alta con voi nella sezione commenti. Se siete intenzionati ad acquistare il titolo, potete pre-ordinarlo qui, al prezzo più basso garantito. Dopo aver commentato, continuate la vostra lettura con l’articolo su “Forza, Bidoof!”.