Recensione del film Novecento del 1976 in occasione del suo quarantacinquesimo anniversario.

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Ricorderemo il mondo attraverso il cinema”.

Questo disse una volta Bernardo Bertolucci, regista che nella seconda metà del ‘900 ha saputo imporsi come uno dei più grandi cineasti di sempre, specialmente nel panorama italiano. Novecento è la prova che dimostra a pieno la sua affermazione, esso è probabilmente il suo migliore film, un mastodontico capolavoro che parla del tempo e i cambiamenti che esso causa.

Un film epico che racconta la storia del nostro paese con una tale perfezione formale che lo spettatore non può fare altro se non ammirarla nella sua maestosità!

La trama e il contesto di Novecento.

Il film è ambientato in un luogo imprecisato dell’Emilia Romagna e racconta la storia di Alfredo Berlinghieri, rampollo di una famiglia di proprietari terrieri, e di Olmo D’Alco’, figlio bastardo proveniente dalla classe dei lavoratori del terreno dei Berlinghieri. Il tutto in un periodo di tempo compreso tra gli inizi del Novecento e il 25 aprile 1945. Nonostante la differente estrazione sociale e le loro idee discordanti, i due vivono un particolare rapporto di amicizia che col passare del tempo diventerà sempre più travagliato e conflittuale.

Tutto questo però è semplicemente un pretesto per il vero obbiettivo del film Novecento, ovvero illustrare il complesso contesto storico del nostro Paese: le lotte contadine contro i padroni, la diffusione del comunismo, la nascita del fascismo e il loro conflitto di ideali. 

La maestosità visiva di 900.

I paesaggi sono messi molto in risalto quasi come per dare un identità al territorio tipico italiano, grazie anche ad una stupenda fotografia, luminosa quando ci troviamo in campagna e più grigia quando in scena domina la crudeltà dei fascisti.

I colori nel film sembrano quasi come dipinti con un pastello, rendendo il film un quadro in movimento (a proposito di quadri, il film inizia con i titoli di testa sullo sfondo del dipinto “il quarto stato”).

A contribuire tutto ciò poi non si può non menzionare la regia di Bertolucci, la cui bellezza è veramente indescrivibile, essa è costituita da molti campi lunghi, carrellate spettacolari e movimenti di macchina da capogiro. 

Inoltre le musiche di Ennio Morricone sono a dir poco evocative!

Un cast a dir poco formidabile:

Il cast sicuramente non è altro che un valore aggiunto alla pellicola. Nel ruolo di Alfredo da adulto vi è il grande Robert De Niro e in quello di Olmo da adulto un ottimo Gerard Depardieu. Nella prima parte assolutamente fenomenali Burt Lancaster e Romolo Valli, rispettivamente il nonno è il padre di Alfredo.

Ma uno degli attori che spicca di più è senza dubbio Donald Sutherland, nel ruolo del crudele fascista Attila (a tratti anche inquietante), che è il personaggio attraverso il quale Bertolucci da’ la sua visione del fascismo, criticandolo pesantemente. 

Perché dovete recuperare subito Novecento? 

Perché se si pensa soprattutto che sia un film italiano, è veramente unico nel suo genere, un film storico che fa il suo dovere al cento per cento, che racconta per immagini in movimento il passato in tutte le sue sfumature. E che immagini!!!

Noi italiani dovremmo assolutamente essere fieri di quest’opera straordinaria! In più siete fortunati perché se volete recuperarlo potete vedere la versione completa (5 ore di film totale con suddivisione in 2 atti). Qui sotto vi lasciamo il trailer al film.

Potrebbe interessarvi, come proseguimento di lettura, Il mistero di Sleepy Hollow, oppure Dune.

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